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🧠 Vibe Coding: rivoluzione o déjà vu?

21/05/2025

3 min read

📌 Introduzione

Negli ultimi mesi, il termine "vibe coding" ha iniziato a circolare con insistenza nei dibattiti tech. Termine popolarizzato attraverso i social, il concetto indica un approccio allo sviluppo software in cui ci si affida completamente all'intelligenza artificiale per scrivere codice, spesso senza nemmeno leggerlo, seguendo semplicemente... le vibrazioni.

Ma si tratta davvero di una rivoluzione nel mondo del software? Oppure è solo l’ennesima iterazione di uno sforzo antico: semplificare il coding.

Come suggerisce un post virale su LinkedIn del professore Diament (ex professionista di lungo corso nell’industria), la risposta potrebbe essere molto meno entusiasmante di quanto sembri.

🧰 Il passato che ritorna: gli antesignani del vibe coding

“Vibe coding enables people who aren't well trained computer scientists to create complete, working applications. Is this a breakthrough? Not even close – there have been such tools since the late 1980s.”Diament, LinkedIn

La storia dell'informatica è costellata di strumenti che promettevano di democratizzare la programmazione:

  • Apple HyperCard
  • Sybase PowerBuilder
  • Borland Delphi
  • FileMaker
  • Crystal Reports
  • Macromedia / Adobe Flash
  • Microsoft Visual Basic
  • IBM VisualAge
  • Rational Rose

Tutti strumenti pensati per sviluppatori non professionisti o per accelerare la prototipazione. La critica mossa da Diament è chiara: "si sono tutti infranti contro il muro della complessità reale". Proprio come i tool moderni basati su LLM.

🔁 La differenza? Determinismo vs. Probabilismo

Uno dei punti centrali nel confronto tra vibe coding e gli strumenti legacy:

“The outputs of those older tools were actually deterministic and well documented and understood, while your AI prompts and models are not!”

I vecchi strumenti producevano codice prevedibile. Oggi, invece, i modelli generativi sono probabilistici: a parità di input, l'output può cambiare, rendendo difficile la manutenzione e la riproducibilità su progetti più grandi o critici.

👨‍💻 "Vibe coding sostituirà i dev?" Spoiler: no

“To claim that 'vibe coding' will replace software engineers, one must: 1) be ignorant of the 40-year history of such tools or 2) have no understanding of how AI works...”

Una provocazione forte, ma condivisa da molti sviluppatori esperti. Come ha scritto un utente su Reddit:

"È come costruire una staccionata che a prima vista sembra bella, ma è fatta di compensato e colla a caldo, poi dipinta con vernice acrilica." — Reddit User

Il problema non è la creatività iniziale, ma la scalabilità, la manutenibilità, la sicurezza. Tutti elementi che richiedono conoscenze profonde e metodo ingegneristico.

🤖 Cos'è davvero il vibe coding?

Secondo Lovable, startup attiva proprio in questo ambito, il vibe coding è:

“Coding where you fully trust AI and don't even read the code and just follow the vibes.”

È un cambio di prospettiva: da scrivere codice a descrivere l’intento. Il processo tipico è il seguente:

  • Descrivi cosa vuoi in linguaggio naturale.
  • L’AI interpreta e genera il codice.
  • Iteri e refini con l’assistenza dell’AI.
  • Testi e modifichi finché funziona.

Durante una livestream con Supabase, Lovable ha dimostrato la costruzione di un’intera app di gestione eventi in circa un’ora, usando solo comandi in linguaggio naturale.

Ma attenzione: il vibe coding non è da buttare. Molti utenti intermedi e power user stanno ottenendo risultati utilissimi, specialmente in contesti aziendali o interni.

“Millions of people can create useful scripts and apps that give them real benefits in a professional environment and, in the past, would have required an expensive specialist.” — Reddit user

Anche utenti esperti riconoscono l’efficienza dello sviluppo assistito:

“Coding is so cheap and so fast that I just bulldoze through... when reaching a design blocker, I fix and refactor. This will reduce our value as devs.” — Reddit user

Ma quanto è davvero affidabile?

LLM come GPT o Gemini sono ottimi per prototipi, ma mostrano limiti strutturali su sistemi complessi. Il motivo? Il contesto limitato e la mancanza di memoria persistente nel tempo.

“After some time Gemini started forgetting what it wrote. I had to review line by line to ensure we are in sync.” — Reddit user (25y experience)

Gli LLM sono come assistenti brillanti, ma con una memoria a breve termine. Questo rende la costruzione di sistemi interconnessi e a lungo termine ancora un compito da ingegneri esperti.

📈 Dove funziona davvero: MVP, automazioni, scaffolding

Il vibe coding oggi trova applicazione reale e utile in:

  • Costruzione di MVP e prototipi rapidi
  • Generazione di scaffolding
  • Automazione di workflow interni
  • Supporto all’apprendimento (code explainer, suggerimenti di design)
“I use LLMs to brainstorm, generate PRD, API map, step-by-step plan, then I review and approvo i cambiamenti. Funziona il 99% delle volte per progetti piccoli.” — Reddit user

🧩 Conclusione: democratizzazione sì, sostituzione... mmh

Il vibe coding non è una rivoluzione tecnologica: è una nuova interfaccia per una vecchia ambizione – abbassare la barriera d’ingresso al coding.

Non sostituirà gli sviluppatori, ma:

  • renderà più produttivi quelli esistenti
  • abiliterà nuove figure ibride
  • semplificherà piccole soluzioni locali

E come ogni tool, va compreso, validato, contestualizzato.

“Non è tutto o niente: tra il senior dev e il non-programmatore, c’è un mondo di figure nuove che potranno costruire cose utili grazie all’AI.”